L’allergia è una reazione anomala del sistema immunitario agli allergeni, cioè alle sostanze presenti nell’ambiente, le quali per alcune persone sono innocue, ma per altre sono deleterie. Nelle persone che soffrono di allergia, che sia al polline, agli acari della polvere o al pelo di cane, il contatto con l’allergene comporta il rilascio dell’istamina che è responsabile delle risposte infiammatorie e allergiche, comportando un rilascio di un elevato quantitativo di immunoglobuline di tipo E.

Per quanto riguarda l’allergia al polline, è identificata come stagionale, in quando si manifesta solo in determinati momenti dell’anno quando si verifica la fioritura   delle graminacee, delle betulacee, delle cupressacee e della parietaria.

Quando l’allergico entra in contatto con l’allergene, la reazione causa un’infiammazione delle mucose del cavo oronasale e forme di congiuntivite. Se il paziente entra in contatto tramite le vie aeree superiori e gli occhi, la reazione allergica sfocia in:

  • Starnuti ripetuti;
  • Congestione nasale;
  • Congiuntivite con occhi arrossati;
  • Rinite;

Se invece l’incontro con l’allergene riguarda le vie aeree inferiori si hanno sintomi come:

  • Tosse con continui risvegli notturni;
  • Dispnea;
  • Asma con comparsa di broncospasmo;
  • Sensazione di costrizione toracica;

Come curare allergie al polline?

Per sapere se si è affetti da allergia al polline, è necessario effettuare una visita presso l’allergologo, il quale può consigliare:

  • un esame del sangue per verificare la presenza di immunoglobuline E.
  • un esame tramite test cutanei detti allergometrici come il Princk test, il quale consiste nel posizionare sulla superficie interna dell’avambraccio un goccia dell’allergene, facendola penetrare nella pelle tramite una micro puntura. Si attende mezz’ora, il tempo che i mastociti cutanei intervengano. La presenza di pomfi cioè di zone arrossate e gonfie indica l’allergia per quello specifico allergene.

Prima ancora di ricorrere all’utilizzo di farmaci, è necessario prevenire la comparsa dell’allergia. Alcuni pratici consigli:

  • Spolverare e pulire più spesso;
  • Lavare la biancheria da letto a 60°C;
  • Non spogliarsi in camera da letto;
  • Lavare i capelli prima di andare a letto;
  • Utilizzare un depuratore d’aria;
  • Scegliere il momento giusto per cambiare aria, per le citta è tra le 6 e le 8, in campagna tra le 19 e le 24;

In caso di allergia ai pollini si possono adoperare farmaci come gli antistaminici che aiutano a calmare i sintomi come starnuti, lacrimazione e prurito.

Per coloro che hanno forme allergiche gravi ( ad esempio allergie da imenotteri come calabrone, api e vespe ) si può tentare la via della desensibilizzazione che si basa su di un principio simile a quello dei vaccini: somministrare alla persona allergica piccole quantità di estratti di allergeni per far sì che il suo corpo si abitui e non reagisca più.

La somministrazione può avvenire per via:

  • Sottocutanea: iniettato l’allergene in dose crescenti fino al raggiungimento del dosaggio massimo.
  • Sottolinguale: con il quale lo stesso paziente assume l’allergene sotto lingua, direttamente a casa sua.